Antenna HAARP |
Global Reserach
Il governo statunitense continua, con molta nonchalance, a condurre esperimenti sulle manipolazioni climatiche (ha iniziato almeno mezzo secolo fa…!).
Precedentemente classificate sotto i nomi “Progetto Cirrus” (1947) e “Progetto Popeye” (1966), le manipolazioni meteorologiche non sono più una pratica segreta. Nel 2005, il Senatore del Texas, Kay Bailey Hutchinson, sponsorizzava il progetto di legge (S517) “al fine di stabilire le Operazioni di Modificazioni Climatiche e di un Consiglio di Ricerca, e per altri scopi”. Tale progetto non è mai diventato legge. Tuttavia, si ha ragione di credere che diverse istituzioni governative portano avanti gli esperimenti legati al controllo climatico attraverso pratiche legali ed illegali senza renderlo pubblico.
Non si tratta soltanto di un sospetto degli Stati Uniti. Il governo cinese, lo scorso aprile, annunciava la creazione della prima nevicata artificiale sulla città di Nagqu, in Tibet. Il fenomeno è soltanto un esempio di una lunga serie di esperimenti condotti in Cina sulle manipolazioni climatiche nel corso degli anni. La Cina, infatti, è, a livello mondiale, il paese che attualmente ha in essere il numero più elevato di progetti sull’inseminazione artificiale delle nubi.
L’inseminazione di nubi attraverso l’utilizzo di ioduro di argento fu scoperta nel 1946, quale metodo valido per la stimolazione delle piogge. Nel 1947, l’esercito Americano tentò di utilizzare tale procedimento per la creazione artificiale di un uragano che, successivamente, colpì le coste della Georgia, nei pressi di Savannah. Alla metà degli anni ’60, tecniche simili venivano utilizzate con la speranza di rendere fangosa la Ferrovia di Ho Chi Minh, in Vietnam. L’idea era quella di rallentare il nemico grazie a delle condizioni meteorologiche sfavorevoli e, di contro, evitare che gli alleati potessero incontrare difficoltà dovute ad un clima avverso.
Si tratta comunque di una tecnica obsoleta se la si paragona alle nuove metodologie più avanzate della nanotecnologia ed ad altre teconologie utilizzate per il controllo climatico. La MEMES (Microelectric Mechanical Sensors) o la più recente Global Environmental MEMS Sensors (GEMS), per citarne qualcuna, delle apparecchiature estremamente piccole, utilizzate per il controllo meteorologico. Della grandezza non superiore a quella di un pulviscolo, i sensori sono progettati per essere inviati all’interno degli uragani e di altri sistemi climatici per la registrazione di dati, quasi come fossero parte di tali sistemi. Questi dati possono essere successivamente utilizzati per migliorare le previsioni meteorologiche e potenzialmente controllare il clima atttaverso una migliore comprensione delle complesse formule matematiche coinvolte in tali sistemi. Un obiettivo è quello di “manovrare” tali sistemi verso punti ben precisi, aumentandone o diminuendone, a seconda, le dimensioni.
Un altro partecipante estremamente controverso nel gioco delle manipolazioni climatiche è il poco famoso sistema HAARP, con base a Gakona, Alaska. HAARP, High Frequency Active Auroral Research Program (programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza, N.d.t.). Si tratta di un enorme sistema di antenne ispirato ai lavori scientifici di Nikola Tesla. Iniziato intorno al 1990, il programma HAARP è stato soltanto di recente declassificato e la maggior parte delle ricerche ad esso legate sembra abbiano luogo in via segreta.
Attraverso questo sistema, quantitativi massicci di energia vengono sparati nella ionosfera, andando a riscaldare e distorcere una sezione fino a 30 miglia di diametro. Vi sono varie opinioni contrastanti al riguardo. Secondo alcuni lo scopo ufficiale di queste installazioni sarebbe quello studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Ma c’è chi dice che si tratta di un’operazione governativa di massa, tesa ad un controllo totale. Ma sono solo teorie, a volte persino poco plausibili.
Anche di fronte all’evidenza, molte persone credono ancora che le modificazioni climatiche siano solo pura fantasia. Le persone devono invece sapere che simili tecnologie esistono da molto tempo, vengono davvero utilizzate ed hanno un potenziale altamente pericoloso ed un uso che va contro ogni etica.
Il clima del nostro pianeta è parte di un unico sistema interconnesso e ogni modifica apportata, naturalmente o meno, va a colpire qualsiasi elemento legato a tale sistema.
Eppure, noncuranti, le organizzazioni più interessate alla sperimentazione di modificazioni climatiche, sembrano applicare le loro teorie in una moltitudine di modi irresponsabili.
Chris Handy
Fonte: http://www.globalresearch.ca
Link: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=7139
21.10.2007
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